Le miniere d'argento nel mondo

L'argento è assai diffuso in natura sulla crosta terrestre ne ogni Stato e possiede qualche miniera.

argento metallo leghe lavorazione mappa mondo miniere

E' molto difficile, però, riuscire a trovarlo allo stato puro: lo si trova in Canada, specialmente, o nelle miniere del Cile e della Norvegia. Di solito l'argento è mescolato ad altri minerali, da cui si deve separarlo con complicati sistemi. Alla fine del laborioso procedimento il metallo nobile è pronto per essere lavorato e si evidenzia per una colorazione bianco lucente che non è ancora quella del prodotto finito e lavorato; allo stato puro, infatti, l'argento è troppo tenero per quasi tutti gli usi a cui lo si voglia destinare e, perciò, scarsamente lavorabile. Per tale ragione da sempre è stato legato a un altro metallo meno nobile, generalmente il rame, perché risultasse più duro alla lavorazione e più duraturo nel tempo. Si ossida facilmente, presentando riflessi rossastri o bluastri, secondo il tipo di metallo utilizzato per la lega; altrettanto facilmente, però, ridiventa lucido e splendente con l'impiego di appositi prodotti, che non dovranno, però, essere troppo corrosivi.

Il processo di lavorazione dell'argento: lega argento rame

La necessità di legare l'argento a un metallo vile, ovviamente, ne riduce la purezza: è necessario, perché favorisce il prodotto finale lavorato, ma in qualche modo la purezza, o il "titolo" dell'argento presente nella lega, va garantito e certificato anche contro le frodi. Ci si deve (anzi, trattandosi di argenteria antica, ci si doveva) premunire, a vantaggio dell'acquirente e a vantaggio dello Stato, dal momento che l'argento costituiva una preziosa riserva per le casse dell'erario. Oltretutto le miniere d'argento erano, per lo più, proprietà dello Stato, ed esisteva, inoltre, una stretta relazione tra argenteria e monetazione in argento, perché la prima era facilmente trasformabile nell'altra in momenti difficili e viceversa, quando il momento di pericolo fosse passato. Il valore intrinseco dell'argento almeno, sarebbe comunque rimasto!

Titolo dell'argento

timbro argento 800 argento 926 argento 800 e 925 argento 835 composizione

Come, allora, garantire peso e contenuto dell'argento? Disposizioni, leggi, avvisi, ordinanze hanno attraversato l'intera storia fin dai tempi più remoti: bisognava semplicemente controllare la quantità presente nella lega, assaggiarla", cioè verificarla, e quindi certificarla con un marchio.

Composizione della lega e titolo dell'argento ivi presente erano stabiliti dalle autorità statali: qualsiasi violazione era punita con estremo rigore. L'argentiere doveva recare il manufatto presso appositi uffici, nei quali, assaggiatolo, se ne atte stava la bontà e la regolarità, apponendo appositi marchi con dei punzoni: quelli che normalmente si notano, a volte quasi invisibili, su un qualunque manufatto in argento In genere, il titolo dell'argento era, ed è, di 925/1000 (vi è presente cioè, il 92,5% di argento) o, più spesso di 800/1000 (80% di argento); al di sotto di quest'ultima percentuale, la lega diventa giallastra perciò quel valore è considerato il valore minimo accettabile per gli oggetti d'argento.

Dunque, i numeri 925 e 800 sono il marchio che garantisce la quantità dell'argento presente in un manufatto. Il marchio certifica sempre il titolo, molto spesso l'Ufficio di garanzia territoriale che ha assaggiato l'argento e talvolta le iniziali dell'Ufficio di controllo, oltre al marchio personale dell'artigiano-argentiere.

E' possibile trovare anche il marchio d'ingresso su oggetti importati, il marchio di ricognizione su oggetti o su parti eventualmente riparati o falsificati o quando il punzone fosse stato rubato o smarrito.

Insomma, è teoricamente possibile rintracciare su un manufatto in argento diverse punzonature che ne complicano la lettura e la storia ma ne garantiscono anche l'autenticità e l'età. Solo in qualche caso può mancare la punzonatura obbligatoria: in Inghilterra, per esempio, su oggetti di peso inferiore ai 7,78 grammi. Esistono anche casi di punzonature che variano per fatti di natura politica all'interno di uno stesso territorio o nei casi di cambio di sovranità in uno Stato. Per i territori italiani del secolo scorso, prima dell'unificazione tale situazione fu tutt'altro che rara.

...e quì di seguito ALTRI CONSIGLI UTILI: