A volte sintomo di malattia: la solitudine è un una malattia curabile, come l'ansia e la depressione.
L'ansia in questo caso prende il nome di fobia sociale: una malattia della mente che provoca la paura di stare con gli altri. Chi soffre di questo disturbo è colto da gravi crisi di ansia al solo pensiero di stare in pubblico. Teme lo sguardo e il giudizio degli altri e anticipa con il pensiero figuracce, errori e umiliazioni che non si sono mai verificati n passato.
Queste alterazioni del comportamento sono in genere provocate, a livello biologico, da uno squilibrio dei cosiddetti ormoni neuromediatori, che svolgono la funzione di "sintonizzatori" del cervello (in particolare serotonina e noradrenalina). In questi casi anche un farmaco può aiutare. Ora un nuovo antidepressivo, la venlafaxina, ha dimostrato di riuscire a ridurre in modo significativo l'isolamento. Gli antidepressivi sono anche utilizzati per interrompere la solitudine dei pazienti che si isolano dal mondo, arrivando a perdere perfino la voglia di alzarsi dal letto, vestirsi e uscire di casa.
Una nuova promessa è poi lo sviluppo di una molecola, chiamata "SSR149415", con proprietà ansiolitiche e antidepressive che si è rivelata efficace nei topi predisposti a depressione e all'ansia.