Il materiale più utilizzato nelle costruzioni è il cemento di tipo Portland, un miscuglio di clinker (a sua volta un agglomerato di calcare e argilla, cotto a oltre 1.400 gradi, disidratato e ridotto in polvere), gesso e additivi.
Mescolato con acqua si idrata e, una volta gettato su una superficie orizzontale o in un'armatura verticale, cristallizza e si solidifica. Il fenomeno è dovuto a una serie di reazioni chimiche e fisiche, per esempio all'idratazione del silicato bicalcico e alla formazione di silicati gelatinosi che avvolgono ogni granulo di cemento. L'indurimento richiede circa un mese, anche se dopo giorni si raggiunge il 75 per cento della resistenza alla pressione. Sono pero in commercio cementi a presa rapida, che solidificano in una settimana.
La velocità del fenomeno dipende dalla quantità di additivi (per esempio, l'alluminato tricalcico) contenuta nella miscela e dalla quantità di gesso mescolata. In genere si preferisce diminuire la velocità di cristallizzazione per avere una materiale che si adegua meglio alle anime di metallo del cemento armato o alla struttura predisposta nel corso della costruzione.