I formati di pasta presenti in commercio erano più di 400 all'inizio degli anni Novanta.
Oggi sono 250 circa, considerando le paste classiche, quelle tradizionali e regionali. La produzione industriale infatti sta riducendo progressivamente il numero di formati per esigenze di mercato. Esistono anche formati fantasiosi e forme strane, che vengono però venduti più all'estero.
I tipi più comuni reperibili nel nostro Paese si dividono in queste categorie:
- pasta lunga: fettuccine, lasagnette, spaghetti, vermicelli, trenette, pappardelle,bucatini, linguine, bavette
- pasta a nido: tagliatelle, tagliatelline, capelli d'angelo e tutte le paste che si presentano a matassina
- pasta corta: maccheroni, rigatoni, pennette, penne, lumache, pipette, sedani, chiocciole,fusilli, garganelli
- pasta corta e piatta: lasagne, far falle, lasagnette;
- pasta piccola: da brodo, come sedanini, pipette, gramigna, maccheroncini, ditalini
- paste ripiene: tortellini, ravioli, panzerotti.
Annualmente consumiamo circa 28 kg di pasta a testa, acquistando maggiormente quella corta, 65%, rispetto a quella lunga, 35%.
Nonostante ciò, secondo un'indagine, il formato preferito in assoluto dagli italiani sono spaghetti e spaghettini: nel nord del Paese al terzo posto stanno le penne rigate, seconde preferite nell'Italia centrale, mente in meridione trionfa la parta lunga con i vermicelli al terzo posto.