Il critico d'arte che definì prima cellula del mobile gotico il cassone era nel giusto.
Si ha testimonianza di cassoni e di cassapanche solo a partire dal secolo XIII; dei mobili antichi dell'alto Medioevo ci sono rimaste unicamente le raffigurazioni.
Il cassone era largamente usato perché semplice nella costruzione, facilmente trasportabile e insieme di grande capacità.
Dal cassone derivano le cassapanche, i panconi, i cassoni-forziere delle varie epoche, fino al Rinascimento.
Il cassone acquistò diffusione nel Quattrocento e nel Cinquecento, soprattutto come corredo di nozze per riporvi biancheria o vestiario.
Era impreziosito da pannelli dipinti, intarsi e intagli, stucchi policromi. Come motivo ornamentale era frequente lo stemma gentilizio degli sposi.
La forma più comune era quella rettangolare; in genere basso, il piano fungeva da sedile. I cassoni servivano anche da casse da viaggio e nelle case signorili, indipendentemente dalla destinazione nuziale, fungevano spesso da custodie per valori e oggetti vari.
